Arena balle di paglia 2019, il programma

Da giovedì 11 a martedì 16 luglio, ritorna il più grande teatro di paglia del mondo che avrà per tema i somari che volano

La suggestiva Arena della balle di paglia

La suggestiva Arena della balle di paglia

Cotignola (Ravenna), 20 giugno 2019 – Cento ettari di campagna, due chilometri di fiume e oltre 50 eventi culturali e artisti. Ecco i numeri più significativi dell’edizione 2019 dell’Arena delle balle di paglia che rinasce a Cotignola, da giovedì 11 a martedì 16 luglio rivive a Cotignola. Dove il Canale Emiliano Romagnolo incontra il fiume Senio nascerà quindi anche quest’anno il più grande teatro di paglia del mondo, che avrà per tema i somari che volano.

Una suggestione quasi bambinesca, che ritrova le sue radici in antichi modi di dire e di fare capaci di creare associazioni di pensiero non sempre corrette e non sempre sensate: l’Arena, come un somaro che vola, esiste e non esiste, è fatta di una parte concreta e di altre parti - le più importanti - effimere, impalpabili, come le relazioni che servono per costruirla o i sentimenti che risiedono in chi la vive. Prima di arrivare all’Arena, anche quest’anno ci sarà un’anteprima a Tebano, sulle colline di Castel Bolognese, una sorta di gemellaggio organizzato in collaborazione con l’associazione Amici del fiume Senio. Gli appuntamenti saranno nelle giornate di lunedì 1 e martedì 2 luglio, nell’area della pesa in via Tebano 45. Sono in programma escursioni, conferenze, presentazioni di libri e concerti, oltre a numerose opere d’arte paesaggistica realizzate sul posto. Dalle 19 in entrambe le serate è aperta la Pesa Osteria, il punto ristoro della festa.

Sabato 6 luglio all’alba ci sarà invece la tradizionale raccolta delle balle, con ritrovo a Cotignola in via Peschiera. Prima della raccolta, il concerto per forcali con il quintetto dei Siman Tov. Per l’Arena bisognerà aspettare giovedì 11 luglio. Una partenza cheta, con due appuntamenti a scelta prima del calar del sole: alle 20 a Casa Ercolani Antonio Catalano invita a visitare il suo Villaggio fragile, costruito nel cortile di Pasquale e Giovanna, mentre nei campi si aggirerà El Bechin, un clown muto che scarrozza i defunti tra le carraie dei campi e risveglia burattini d'oltretomba con balli sregolati; alle 20.30 El Bechin si trasferirà al Ridotto balle per l’Horror Puppet Show (spettacolo per bambini).

Alle 21 sul palco centrale comparirà il Fantasma dell’opera di Fabio Pignatta, mentre alle 21.30 andrà in scena l’opera lirica con la Cenerentola di Gioacchino Rossini, con l’orchestra Corelli. Una scenografia originale pensata per l’Arena, con costumi in cartapesta, un asino che vola fin sulla vetta di un campanile, ideati dal regista Lorenzo Giossi. Sul palco: Francesco Tuppo (Don Ramiro, principe di Salerno); Giacomo Contro (Dandini, suo cameriere); Riccardo Fioratti (Don Magnifico, barone di Montefiascone); Giada Bastoni (Clorinda, figlia di Don Magnifico); Alessandra Masini (Tisbe, figlia di Don Magnifico); Daniela Pini (Angelina, sotto il nome di Cenerentola, figliastra di Don Magnifico); Eugenio Maria De Giacomi (Alidoro, filosofo, maestro di Don Ramiro); Coro Euridice (Coro di cortigiani del principe). Musica dell’Ensemble Tempo Primo, diretto da Jacopo Rivani. Ricco il programma anche delle serate successive.

Tra i luoghi da esplorare nel mondo dell’Arena, spicca Casa Ercolani, una casa con un cortile, Villaggio fragile, con due somari nell’orto, la Lanterna delle meraviglie, ricavata da una botte in vetroresina, un Museo di quaderni e campanelle che suonano, e Antonio Catalano, un istrione senza senso, artista attore che fabbrica e dipinge e che lì abita nei giorni dell’arena. E Pasquale e Giovanna, i padroni di casa, veri protagonisti del sentimento che si respira in quel cortile.

Vi è poi il Trebbo del Canale, un rifugio di fatti nascosto tra le acacie, con la stanza dei somari che raccontano e la camera del beccaccino. Anche quest’anno sarà allestita la casa della fotografia: tutte le sere a Casa Belvedere dalle 19.30 Daniele Casadio e Stefano Tedioli con l'aiuto di Alessandro Carnevali, preparano un set fotografico di ritratti d'Arena. Una delle maggiori attrazioni dell’Arena rimane l’universo delle opere d’arte di terra e di fiume che vi si possono trovare, sculture realizzate sul posto che durano il tempo della festa.

L’Arena è raggiungibile dal centro di Cotignola a piedi percorrendo l'argine sinistro del Senio. Con l'auto si parcheggia nel campo sportivo di via Cenacchio, poi a piedi o in bicicletta, per circa 900 metri (è necessaria una torcia ed è vietato lasciare la carraia). Servizio navetta per mobilità ridotta a cura di Auser (chiamare il 333-4183149, attivo nei giorni dell'Arena dalle 16 alle 20).

L’Arena delle balle di paglia di Cotignola è ideata e realizzata dai volontari dell’associazione culturale “Primola” di Cotignola, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Cotignola, del Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo e dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna; hanno collaborato le associazioni Selvatica, Amici del fiume Senio, Cinecircolo Fuoriquadro, Scovill, motoclub "I Leoni", Sc “Cotignolese”, Pro Loco, Auser.